The gardens from the sky
[Dal 2018]
L’idea è nata dopo aver letto un libro sull’astronomia che descrive i “giardini del cielo”, strumenti creati dall’uomo come la ‘sdraio celeste’ per aiutare a guardare il cielo dal terrazzo della propria casa: l’oggetto in questione ricrea in scala la distanza tra la Terra, la Luna e il Sole. Ho pensato di invertire il punto di vista, non più uno sguardo dal basso verso l’alto, ma dall’alto verso il basso, dove il macrocosmo dell’ universo osserva il microcosmo delle famiglie, degli individui.
Ecco prender vita ‘The gardens from the sky’. Scelgo case con terrazze che mi fanno fantasticare, non so chi le abita, ma ogni volta devo creare un legame con degli estranei e conquistare la loro fiducia per poterli ritrarre. Dopo lo scatto della foto, non siamo più estranei, ma persone che hanno voluto relazionarsi, questo implica un lavoro non solo creativo, ma anche umano.